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TestimonianzeTrattamento oncologico

Antonio N. la cannabis come trattamento oncologico

Antonio ha sperimentato gli effetti delle piante per combattere il tumore. Nel suo caso la cannabis come trattamento oncologico ha avuto un effetto positivo

Il tumore, l’operazione e i trattamenti oncologici classici

Ho avuto un tumore renale. Me ne resi conto per puro caso nell’aprile del 2009. Siccome non era più curabile i medici hanno eseguito una nefrectomia totale e cioè l’asportazione totale del rene sinistro.

Successivamente, verso dicembre dello stesso anno, ad un controllo di routine, per la prima volta si evidenziava una metastasi polmonare di 1 cm che venne asportata nel marzo del 2010.

Tale metastasi si rivelò essere composta da cellule maligne di tipo renale.

Nell’aprile 2011 comparve un’altra metastasi di circa 1 cm al polmone sinistro.

Iniziai a prendere un medicinale omeopatico di nome Vidatox , ricavato dal veleno di uno scorpione e commercializzato a Cuba.

Nei successivi controlli si evidenziava una decrescita costante, sino a quando a marzo 2012 il tumore venne completamente riassorbito.

Ahimè però, a settembre 2012 riapparse un nodulo di 2,5 cm al polmone destro.

La proposta di cura era un’altra chirurgia che rifiutai e poi una terapia con Pazopanib, un antiangiogenetico.

Il costo di tale terapia ammontava a 6.000 euro per una confezione da 90 compresse.

Io ne avrei dovuto assumere 120 al mese per la modica cifra di 8.000 euro.

Quando domandai per quanto tempo avessi dovuto estendere la cura, mi venne risposto a tempo indeterminato, o almeno fin tanto che il mio corpo non avesse reagito con eccessivi effetti collaterali, o dimostrasse di non reagire alla terapia. Sentito ciò decisi, essendo cardiopatico ed essendo il Pazopanib un medicinale vasocostrittore, che non sarebbe stato il caso di rischiare una terapia così aggressiva e per altri versi dannosa.

A quel punto rinunciai anche alla terapia.

La cannabis come trattamento oncologico

cannabis come trattamento oncologico

 

Venni a conoscenza della canapa e delle sue potenzialità come trattamento oncologico tramite un’amica che a sua volta aveva un conoscente che in California aveva avuto una parte importante nel processo di legalizzazione della cannabis terapeutica. Così, grazie ad internet, per ben due mesi mi dedicai alla ricerca di tutto ciò che si potesse trovare sull’argomento e mi convinsi che quella era una strada da provare.

Scoprii che la cannabis medica non si fuma. Il fumarla si addice di più a coloro che ne fanno un uso ludico.

Attraverso le vie respiratorie il principio attivo THC o Δ-9-tetraidrocannabinolo si mette rapidamente in circolo producendo quell’effetto psicotropo desiderato. In effetti io sconsiglio di fumarla per uso terapeutico, in quanto i prodotti che derivano dalla combustione sono alquanto dannosi per i polmoni.

Ritengo molto più idonea l’assunzione attraverso l’olio di cannabis estratto con alcool o butano.

In abbinamento all’olio estratto di THC ho utilizzato anche due compresse al giorno di Curcuma titolata al 5%.

La “Curcuma Longa” una spezia molto usata nella cucina indiana ha grandi poteri antiossidanti e sembra avere qualità antitumorali.

Da quando assumo la canapa nella mia vita non è cambiato assolutamente nulla, tranne a volte il subire le conseguenze spesso per me spiacevoli dell’effetto psicotropo dato dal THC.

Di solito assumo il mio medicamento prima di dormire e quindi spesso non mi accorgo nemmeno dell’effetto secondario. Fra gli altri, uno degli effetti è anche quello di rilassamento ed quindi dormo davvero profondamente. Prendo 3 gocce in un cucchiaino prima di dormire.

Come e ben noto l’uso ed il consumo di marijuana continua ad essere illegale in Italia.

Cannabis come trattamento oncologico: l’olio di cannabis

Anche se recentemente si intravede a poco a poco un’apertura dovuta anche alle esperienze di altri Stati che stanno percorrendo la via della legalizzazione: USA, Olanda, Germania, Austria, e prima in Europa credo la Spagna dove libere associazioni di cittadini hanno ufficializzato la loro posizione con club privati e riconosciuti dal Governo.

In queste associazioni ci si può iscrivere con 100 euro l’anno per i consumatori  “ludici”, mentre per i pazienti affetti da diverse patologie, che intendono quindi farne un uso medicinale, l’iscrizione è gratuita ed il prezzo dei prodotti reperibili è scontato rispetto agli altri soci.

Quando ho cominciato questa cura alternativa, parte l’ho acquistata in Italia sotto forma di fiori di marijuana.

Seguendo procedimenti facilmente visibili in youtube io stesso l’ho trasformata in olio.

Un’altra parte l’ho acquistata, sempre in Italia, come olio già preparato dalla produzione di canapai svizzeri.

Ambedue questi acquisti sono stati fatti attraverso “dealers” [N.d.r. spacciatori], con il rischio che ne deriva e prezzi molto alti: 10 euro al grammo.

Non ho mai richiesto la canapa attraverso i canali istituzionali perché la procedura mi sembrava molto complessa e macchinosa e avendo la possibilità di andare in Spagna ho lasciato perdere.

Curarsi con la cannabis differenze fra Italia e Spagna

Arrivato in Spagna mi sono rivolto ad una associazione per il consumo di cannabis come trattamento oncologico. Non ci sono stati problemi di sorta, nessuna formalità complessa. Semplicemente mi hanno richiesto la fotocopia di un documento ufficiale che dichiarasse la mia malattia, ed ho avuto accesso al farmaco ad un prezzo abbordabile: 4 euro al grammo per le infiorescenze.

A differenza dell’Italia non sono stato percepito come un drogato, tutt’altro, visto che mi hanno dato anche una tessera come membro di un club privato dove si specifica che faccio uso di canapa per motivi medici.

Al secondo acquisto, ho comprato direttamente l’olio prodotto dall’associazione, è di ottima qualità e risparmio rispetto all’acquisto delle infiorescenze. Mi costa 15 euro al grammo, ma bisogna considerare che per fare un grammo di olio ci vogliono anche più che 10 grammi di fiori. Ho allungato l’olio di canapa con dell’olio di oliva e poi, per proteggerlo e per maneggiarlo più facilmente, l’ho inserito in una siringa.

Il nodulo polmonare di destra individuato a settembre 2012 e riconfermato nel novembre successivo ha ridotto le sue dimensioni da 2,5. cm a 1 cm.

Adesso che sono passati 4 anni da quando ho raccontato le mie vicissitudini posso dire che i noduli, comunque, nel mio caso vanno e vengono.

Quindi al momento, più del cancro in sé, mi infastidisce la vecchiaia che avanza, a livello di salute infatti sto benissimo, tengo sotto controllo i noduli con una vita sana, una buona alimentazione ed un utilizzo continuo di olio di cannabis in dosi minime ( due gocce al giorno prima di andare a dormire).

Non assumo l’olio per avere un effetto psicotropo, ma per curarmi, anzi diciamo pure che gli effetti collaterali come l’euforia mi danno proprio fastidio: il cervello che va a mille all’ora o la difficoltà di dormire e per questo motivo nel dicembre dello scorso 2015, ho deciso di interrompere, anche un po’ per sfida, il consumo della terapia.

Curarsi con la cannabis: la produzione della varietà congeniale

A luglio sono stato dal medico che ha riscontrato la lenta crescita di due metastasi polmonari cresciute con un minimo incremento volumetrico. Lo scorso settembre 2016 invece sono finalmente riuscito ad ottenere delle piante con un bassissimo contenuto di THC, fra lo 0,5% e 1% e un alto CBD, circa il 16% e quindi visto che tale incrocio ha un leggero effetto psicotropo ho ricominciato ad assumere l’estratto.

Nel mio caso ho incrociato una CBD Kush con maschi di tipo industriale per abbassare ovviamente il THC e per mia grande fortuna, non essendo un esperto di genetica né di incroci sono riuscito a ottenere semi che mi permettono di ricavare un prodotto molto equilibrato per il mio tipo di esigenza.

Al momento ho 5 madri che mi permettono, attraverso le talee di avere sempre piante con lo stesso equilibrio con un effetto soporifero e rilassante.

Qui in Spagna è consentito il consumo in ambienti privati, ma in realtà la produzione e lo scambio sono vietati come in Italia.

Nel 2013 ho fondato un’associazione erboristico-fitoterapeutica “Alma verde” per informare le persone che avessero avuto bisogno di aiuto attraverso le erbe in generale e ho visto che tante persone si avvicinano con curiosità, ma poi poche di loro vogliono provare davvero ancora per paura del pregiudizio che la cannabis sia una droga.

Comunque posso dire che in tre anni di attività per lo meno ho sciolto dubbi, dato informazioni e condiviso la mia esperienza personale. Ovviamente io non sono un laboratorio farmaceutico, mi arrangio con quello che ho e faccio il possibile per salvarmi la pelle, magari avessi persone preparate interessate al mio percorso, con le quali potremmo costituire qualcosa di reale, un vero laboratorio con macchinari adatti per effettuare estrazioni in condizioni ottimali e con analisi cromatografiche.

Invece resto un anonimo perché invece di valorizzare le mie ricerche la prima cosa che farebbero le autorità appena comprendessero che tipo di lavoro faccio, sarebbe portarmi via le piante madri e così avrei perso tutto il mio lavoro.

 

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17 commenti

  • Sabina

    25/05/2022 12:43

    Buongiorno ,mio padre ha un tumore al polmone con metastasi,chi potrebbe aiutarmi a capire che olio dargli ,per quanto tempo e in che percentuale?ho bisogno di questa info urgentemente per favore

  • Enza

    13/03/2017 16:44

    buongiorno, ho scritto alla email associacionalmaverde@mail.com per avere ulteriori info direttamente dal protagonista, vorrei sapere se la risposta mi arriverà (spero più prima che poi)tramite la mia email oppure dovrò attenderla qui? grazie per l'attenzione un caro saluto enza

  • MASSIMO

    08/10/2015 00:52

    qual'e' l'olio di cannabis con il piu alto tasso di CBD ? e di quanto deve essere il tasso minimo di CBD affinche' il prodotto possa essere considerato "funzionante"? mio padre ha avuto un cancro al rene ed ora metastasi polmonari. grazie per una vostra risposta al seguente email: riddlesolved@gmail.com cordialmente massimo

  • MASSIMO

    08/10/2015 00:52

    qual'e' l'olio di cannabis con il piu alto tasso di CBD ? e di quanto deve essere il tasso minimo di CBD affinche' il prodotto possa essere considerato "funzionante"? mio padre ha avuto un cancro al rene ed ora metastasi polmonari. grazie per una vostra risposta al seguente email: riddlesolved@gmail.com cordialmente massimo

  • canapame

    22/09/2015 17:55

    Buongiorno, per avere dell'olio di cannabis di buona fattura può recarsi presso il Cannabis Social Club di Barcellona dal nome Weed You e chiedere di Marco il responsabile del dispensario. L'avviso che l'importazione di questa sostanza è purtroppo vietata in Italia.

  • canapame

    22/09/2015 17:55

    Buongiorno, per avere dell'olio di cannabis di buona fattura può recarsi presso il Cannabis Social Club di Barcellona dal nome Weed You e chiedere di Marco il responsabile del dispensario. L'avviso che l'importazione di questa sostanza è purtroppo vietata in Italia.

  • paolo

    08/08/2015 02:27

    Buonasera,avreu urgentissimo bisogno di olio di cannabis per mio padre,con un melanoma in fase terminale.Nessun medico ha fatto la ricetta.....è possibile averlo??????????????ripeto,è URGENTISSIMO

  • paolo

    08/08/2015 02:27

    Buonasera,avreu urgentissimo bisogno di olio di cannabis per mio padre,con un melanoma in fase terminale.Nessun medico ha fatto la ricetta.....è possibile averlo??????????????ripeto,è URGENTISSIMO

  • canapame

    10/03/2015 19:06

    Buongiorno, l'importazione di olio è illegale, certo se un medico avesse prescritto la cannabis alla sua amica, in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine la vostra difesa sarebbe più salda. In bocca al lupo Fabrizio

  • canapame

    10/03/2015 19:06

    Buongiorno, l'importazione di olio è illegale, certo se un medico avesse prescritto la cannabis alla sua amica, in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine la vostra difesa sarebbe più salda. In bocca al lupo Fabrizio

  • Aurora

    10/03/2015 14:36

    Salve una mia carissima amica è malata di tumore polmonare in fase terminale. non potendo muoversi qualcuno potrebbe comprare l'olio per lei e poi portarlo in Italia? o l'importazione è illegale? Grazie a chi volesse o potesse aiutarmi. siamo disperate. Aurora

  • Aurora

    10/03/2015 14:36

    Salve una mia carissima amica è malata di tumore polmonare in fase terminale. non potendo muoversi qualcuno potrebbe comprare l'olio per lei e poi portarlo in Italia? o l'importazione è illegale? Grazie a chi volesse o potesse aiutarmi. siamo disperate. Aurora

  • CURCUMA (Turmeric) + CANNABIS = CBD express | Underground Cannabis

    23/02/2015 16:05

    […] butano: secondo alcuni scienziati sarebbe in grado di combattere il tumore, dato confermato dalle esperienze dirette dei pazienti. Le stesse caratteristiche sono riscontrabili in molte spezie di origine asiatica, utilizzate nei […]

  • CURCUMA (Turmeric) + CANNABIS = CBD express | Underground Cannabis

    23/02/2015 16:05

    […] butano: secondo alcuni scienziati sarebbe in grado di combattere il tumore, dato confermato dalle esperienze dirette dei pazienti. Le stesse caratteristiche sono riscontrabili in molte spezie di origine asiatica, utilizzate nei […]

  • canapame

    09/08/2014 19:40

    Nella storia di A.N. il cannabis social club al quali si riferisce e' AcmeFUER di Fuerteventura, nelle isole Canarie. Per contattare il protagonista della storia scrivere a asociacionalmaverde@gmail.com

  • salvo

    09/08/2014 16:35

    Si possono avere i nomi dei club spagnoli in cui hai trovato l'olio?

  • salvo

    09/08/2014 16:35

    Si possono avere i nomi dei club spagnoli in cui hai trovato l'olio?