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GlaucomaTestimonianze

La mamma di Christian: glaucoma e cannabis

glaucoma e cannabis

Christian ex infermiere riminese condivide una storia di glaucoma e cannabis. La madre contraria alla cannabis assume questa terapia alternativa e ne riceve i benefici sino a quando la sposa consapevolmente.

Il glaucoma e le cure tradizionali

Mia mamma soffre di glaucoma dal 2008. L’esordio della malattia è stato traumatico: ha iniziato a vedere appannato, sfuocato e a soffrire dolori acuti all’occhio destro. A causa di questo dolore ha eseguito d’urgenza una visita oculistica dove le veniva diagnosticato un glaucoma ad angolo chiuso.

Dopo 3 giorni veniva trasferita d’urgenza al reparto oculistica dell’ospedale Ceccarini di Riccione dove veniva operata con il laser con lo scopo di ridurre la pressione intraoculare.

L’operazione ebbe esito positivo e permise di ripristinare la pressione intraoculare fisiologica ma, non essendo risolutiva, si doveva abbinare a vita a dei colliri: il Cosopt a base di pilocarpina per 4 volte al giorno, con lo scopo di rilassare il muscolo cigliato e prevenire quindi l’innalzamento della pressione intraoculare ed un secondo collirio, due volte al giorno per detergere e come coadiuvante del primo.

Il Cosopt causava all’occhio un effetto di forte bruciore, il dolore era totale per i primi 15- 20 minuti e il problema era che nel caso, per colpa del dolore, ne avesse interrotto la somministrazione, esisteva un serio rischio di compromissione della vista in quanto la pressione intraoculare sarebbe salita velocemente.

Mia mamma comunque, nonostante le suddette difficoltà, riuscii a seguire tali terapie per la durata di 1 anno e mezzo.

Glaucoma e cannabis

Nel 2010 circa, vedendo la sua sofferenza, m’informai per cercare qualche terapia alternativa sino a scoprire su Pubmed una ricerca sul glaucoma e cannabis e  sulle sue interazioni con i cannabinoidi ed in particolare con il THC. Conoscendo la mentalità di mia madre sapevo che non avrebbe mai avvallato una cura a base di cannabis ed allora ho pensai di provare a fargliela assumere sotto forma di alimento o di tisana.

Da quel momento ha assunto un solo ciclo quotidiano di pilocarpina, invece di 4 somministrazioni, coadiuvato da 0,2- 0,4 grammi di infiorescenze di canapa di tipo sativa (che nel tempo mi è sembrata più adatta alle sue esigenze) sotto forma di biscotti o the.

La pressione intraoculare era stabile e non si prevedevano ulteriori interventi chirurgici.

Il paradosso è che la canapa oltre ad aver giovato sulla pressione intraoculare, e quindi permesso di scalare il fastidioso collirio a base di pilocarpina, ha anche aiutato mia madre a sospendere il barbiturico che prendeva per il sonno e il Citalopram 40 mg in gocce (benzodiazepine) contro la depressione, che prima prendeva 3 volte al giorno e successivamente solo una volta.

Sia lei sia gli oculisti che la seguivano al momento erano all’oscuro di quella svolta terapeutica, lei perché la conosco ed i medici perché a causa della loro forma mentis e a causa della loro formazione e preparazione medica, credevo non fossero pronti a riconoscere quest’evidenza.

L’accesso alla cannabis

glaucoma e cannabisPer procurarmi la canapa ricorrevo al mercato nero, ma quando ho potuto ho sempre nettamente prediletto l’auto produzione.

Nel 2013 ho avuto un incidente stradale e sono stato a letto per 6 mesi senza poter seguire mia mamma con il trattamento e forse, mia opinione, è stato anche per questo motivo che nel 2015, essendo il suo glaucoma degenerato, ha necessitato un ulteriore intervento operatorio di trabeculoplastica laser selettiva.

Nella fase post operatoria, in accordo con l’oculista, abbiamo continuato la terapia a base di cannabis per 90 giorni. Il medico mi aveva consigliato di farlo solo ufficiosamente, ma si era rifiutato di scrivermi una ricetta asserendo che i protocolli italiani non prevedevano questa cura per tale patologia.

Così ho fatto assumere a mia mamma tramite cibo e tisane la cannabis che avevo coltivato. Si trattava di Cannatonic (70% Sativa e 30% Indica) con alto contenuto di CBD e alla fine dei 90 giorni ho confessato la verità a mia mamma. Lei ha accettato questa cura in maniera propositiva ed ha cominciato ad appoggiare la cannabis terapeutica così forse la convincerò ad appoggiare anche il suo consumo dal punto di vista ricreativo.

Io nel frattempo, dopo l’incidente, non sono più riuscito a lavorare come infermiere e ho deciso di investire nella canapa come agricoltore. Nel 2017 ho preso fra i 3 e i 5 ettari in gestione fra Mantova e Rimini ed ho piantato l’Eletta Campana, una qualità italiana con alto contenuto di CBD così con le infiorescenze raccolte prepariamo le tisane.

 

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2 commenti

  • dave santana

    08/09/2018 15:59

    Ciao! Io ho perso completamente la vista a causa del glaucoma ad angolo chiuso. Dovrei anch'io somministrare il cosopt, ma dopo circa 15 anni che lo mettevo mattina e sera, mattina pomeriggio e sera e chi più ne ha più ne metta, insomma come andava ai dottori in quel periodo e xalatan anche quello un po' come andava ai dottori. Dopo i 15 anni ho smesso. Un pomeriggio ero fuori con degli amici e decisi di farmi uno spinello con loro. Non dico che spettacolo fu sentire tutto alleviarsi: la fotofobia scomparve praticamente appena iniziarono gli effetti e da li non ho più smesso. Mi fa inorridire personalmente sapere che l'erba potrebbe migliorarmi la vita, fino a poco tempo fa non riuscivo neanche a stare alla luce del sole, e invece: i miei genitori se mi beccassero a farmi un cannone io saluterei questo mondo, i medici sono bigotti e così il resto del mondo. Mi fa davvero arrabbiare e mi rende triste sapere che siamo uno degli ormai pochi paesi che ancora devono procurarsi l'erba al mercato nero perché l'iter per procurarsela è un disastro e perché se andiamo a dire che abbiamo una concessione per maryjuana a scopo medico siamo finiti! Mi dispiace che tua madre non riuscirebbe a capire che l'aiuterebbe, che tu debba praticamente farle assumere il THC senza che lei lo sappia, perché dimostra che la nostra cultura e ignoranza in materia riesce a sorpassare la scienza e abbattere il progresso medico! Conosco gente che la maria l'associa alla cocaina o all'eroina! Quelle sono merda, la maryjuana è roba che può migliorare il nostro mondo!

  • dave santana

    08/09/2018 15:59

    Ciao! Io ho perso completamente la vista a causa del glaucoma ad angolo chiuso. Dovrei anch'io somministrare il cosopt, ma dopo circa 15 anni che lo mettevo mattina e sera, mattina pomeriggio e sera e chi più ne ha più ne metta, insomma come andava ai dottori in quel periodo e xalatan anche quello un po' come andava ai dottori. Dopo i 15 anni ho smesso. Un pomeriggio ero fuori con degli amici e decisi di farmi uno spinello con loro. Non dico che spettacolo fu sentire tutto alleviarsi: la fotofobia scomparve praticamente appena iniziarono gli effetti e da li non ho più smesso. Mi fa inorridire personalmente sapere che l'erba potrebbe migliorarmi la vita, fino a poco tempo fa non riuscivo neanche a stare alla luce del sole, e invece: i miei genitori se mi beccassero a farmi un cannone io saluterei questo mondo, i medici sono bigotti e così il resto del mondo. Mi fa davvero arrabbiare e mi rende triste sapere che siamo uno degli ormai pochi paesi che ancora devono procurarsi l'erba al mercato nero perché l'iter per procurarsela è un disastro e perché se andiamo a dire che abbiamo una concessione per maryjuana a scopo medico siamo finiti! Mi dispiace che tua madre non riuscirebbe a capire che l'aiuterebbe, che tu debba praticamente farle assumere il THC senza che lei lo sappia, perché dimostra che la nostra cultura e ignoranza in materia riesce a sorpassare la scienza e abbattere il progresso medico! Conosco gente che la maria l'associa alla cocaina o all'eroina! Quelle sono merda, la maryjuana è roba che può migliorare il nostro mondo!