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Donato Pugliese: tornare a ballare grazie alla cannabis medica

cannabis medica

Donato Pugliese ha la passione del ballo. Quando la sclerosi multipla complica la sua vita, la cannabis medica riesce controllare la malattia. La vita e la danza riprendono, ma la mancanza di continuità terapeutica fanno riemergere le difficoltà ed i sintomi della patologia.

Mi chiamo Donato Pugliese ho 30 anni e da quando ne avevo 8 sono innamorato del meraviglioso mondo della danza. Un mondo che ancora oggi continua a regalarmi emozioni.
Nel 2013 sono diventato maestro di ballo, coreografo e scenografo.
Qualche anno più tardi, nel 2015, grazie alle mie seppur limitate disponibilità economiche e grazie al sostegno della mia famiglia, avevo programmato l’apertura, prevista a settembre 2015, di “Sueño Adelante” una piccola scuola di ballo della quale sarei stato il sono presidente.

La diagnosi di sclerosi multipla e gli effetti collaterali delle cure

Nella primavera dello stesso anno, però, si presentano i primi sintomi della sclerosi R.R. :

  • visione doppia delle immagini
  • tremore
  • scosse continue agli arti
  • perdita di equilibrio

Nonostante la situazione psicologica e l’idea di tutto quello che stavo per affrontare, inizialmente, non sapendo di cosa si stesse parlando, ho continuato l’iter per continuare a credere nel mio sogno e realizzare l’apertura della mia scuola di ballo.
Sempre nel 2015 mi hanno ricoverato presso il Policlinico di Bari, dove subito contrastano la malattia con una terapia d’urto: cortisone e antibiotici per via venosa.
Dopo quasi due settimane di permanenza, mi hanno dimesso assegnandomi terapia con Interferone Beta.
Ho seguito tale terapia per due anni patendo una serie di effetti collaterali.
Ogni volta che assumevo il farmaco, tramite iniezione sottocutanea, soffrivo di febbre alta, depressione, spasmi, un corollario che mi impediva di continuare a svolgere le mie attività di maestro, coreografo e giudice di gara.

Cannabis medica e sclerosi multipla

Ho iniziato allora un’intensa ricerca per trovare eventuali terapie per alleviare il dolori nella sclerosi, sperando sempre nella ripresa delle mia attività.
Ecco come spunta fuori la cannabis medica che risulta efficace sugli spasmi ed i sintomi della mia patologia. Ho deciso così di approfondire, studiando gli effetti benefici ed avvicinandomi ad associazioni che a mia insaputa già lottavano per questo farmaco alternativo.

Finalmente nel 2016, sono riuscito ad accedere al farmaco sotto controllo medico e tramite ASL e a riscontrare i primi benefici fisici e mentali.  Sin dall’inizio però, ho riscontrato difficoltà nella reperibilità del farmaco nelle farmacie dell’ASL. Ho ricevuto una prescrizione da 2 grammi giornalieri di Bedrocan ed 1 di Bediol.

Purtroppo però non sono mai riuscito a seguire con costanza il piano terapeutico, c’era una farmaco, ma mancava un’altro.

Quando posso utilizzare la cannabis mi dimentico del dolore che mi accompagna tutte le giornate, della debolezza agli arti, dei tremori, paragonabili a forti scosse elettriche.
Ho ripreso comunque  a pieno ritmo ad insegnare nella mia scuola di ballo e continuare le mie attività giornaliere.

In Puglia la cannabis scarseggia

Nel 2018, dall’ultima risonanza purtroppo si notava la presenza di una nuova immagine sospetta, ma sopratutto si erano ripresentati i sintomi. Fino ad agosto 2018, infatti, ho atteso il farmaco dall’Asl, ma il farmaco scarseggiava.

Certo, altri con la mia situazione si rivolgono al mercato nero, ed io l’ho fatto fin quando ho potuto.

L’unica soluzione che resta è disobbedire visto che nessuno vuole ascoltare e vedere, soprattutto perché ho bisogno di garantire alla mia primogenita, nata a giugno del 2018, tutto l’amore di cui avrà bisogno, ma con la delusione di dovergli raccontare un giorno che il nostro, il suo Stato non ha fatto il possibile per aiutare chi aveva bisogno di loro.

Ultimamente, per colpa del corona virus, sono rimasto senza terapia per 6 mesi da febbraio 2020 a fine luglio.

Solo ad inizio agosto sono riuscito a ritirare entrambi i preparati per un mese di terapia.

Quando ho carenza di terapia i sintomi si ripresentano, adesso quindi devo recuperare.
Purtroppo per me ormai è diventata una routine, quando ho disponibilità di cannabis medica, impiego almeno due settimane per rimettermi in sesto.

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