Condividere
Sclerosi multiplaTestimonianze

Marco Di Paolo e l’auto produzione di cannabis

auto produzione cannabisMarco Di Paolo è un ragazzo abruzzese nato nel 1968. Ex poliziotto della squadra mobile di Roma, in seguito all’insorgere della sclerosi multipla, è costretto a lasciare il suo lavoro. Da quel momento Marco comincia l’auto produzione di cannabis per garantire la sua continuità terapeutica.

Mi chiamo Marco Di Paolo ho 50 anni e vivo in un paese abruzzese ai piedi della Majella. Per 4 anni ho studiato medicina alla Sapienza di Roma, poi ho interrotto gli studi per suonare la chitarra classica, ma ho dovuto smettere per colpa di una tendinite. In quel momento sono partito militare e sono entrato in Polizia, dove per 12 anni ho lavorato nelle volanti e soprattutto a Roma.

L’esordio della malattia e gli effetti collaterali dell’Interferone

L’esordio della malattia, la sclerosi multipla, è avvenuto nel 1992 durante il corso di addestramento. La sua forma si chiama primariamente progressiva e si tratta di quella più grave perché comporta una forte componente degenerativa che provoca disabilità. Sino a che i sintomi me lo hanno permesso sono riuscito a lavorare grazie al mio fisico, forte ed allenato.

Nel 2001, ho avuto la diagnosi di sclerosi multipla ed ho smesso di lavorare a livello operativo, nel 2003 poi ho lasciato la polizia. A quei tempi camminavo ancora autonomamente e senza stampelle.

Dal momento della diagnosi ho iniziato ad essere curato con la terapia corrente per la questa malattia: facevo 3 iniezioni settimanali, a giorni alterni, di Interferone (Betaferon monodose). La terapia è durata un anno e mezzo e gli effetti collaterali sono stati devastanti: il primo giorno che l’assunsi trascorsi un’intera notte paralizzato nel letto con la febbre altissima, praticamente mi provocava i sintomi che avrebbe dovuto combattere, dolore, rigidità muscolare e tremori.

Sino a quel momento non ne avevo mai sofferto con tale intensità e la progressione della malattia era lenta, da quando ho cominciato con l’Interferone invece è diventata rapidamente ingravescente e da quel giorno è stata una vera tragedia. Questa terapia, interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale, costava 1.300 euro al mese.

Marco e la canapa

auto produzione cannabis

Il mio rapporto con la canapa, come molti miei coetanei, è iniziato da ragazzo, fumando qualche spinello di tanto in tanto. Ovviamente smisi al momento di entrare in Polizia per ricominciare al momento del congedo. In quel periodo per pura combinazione un mio familiare stava portando avanti una ricerca universitaria sulle applicazioni terapeutiche della canapa e mi spiegò il perché questa sostanza avesse degli effetti benefici sulla malattia.

La canapa Indica mi aiutava a contenere gli effetti collaterali dell’assunzione di Interferone, il tremore e il dolore scomparivano, il clono (movimento inconsulto, ritmico e ripetuto del muscolo) che normalmente era ininterrotto tendeva a scemare.

Fin d’allora, nonostante il livello del mio EDSS (Expanded Disabled Status Scale) fosse di 6.5 e cioè in teoria avrei dovuto aver bisogno di 2 stampelle per percorrere 20 metri, io riuscivo a muovermi senza il bisogno di ausilii. Addirittura una volta mi successe di bloccarmi dentro casa a 4-5 metri dalla poltrona, al momento camminavo con due stampelle, non riuscivo a muovermi e impiegai 5 minuti per colmare la distanza che mi separava dalla poltrona, una volta seduto con gran fatica, rollai una canna di hashish e dopo 3-4 tiri, senza accorgermene, mi alzai senza stampelle e senza nemmeno pensarci andai in cucina e mi misi a cucinare. Quando realizzai cosa era successo ne rimasi sconvolto e da quel momento la canapa divenne imprescindibile nella mia vita.

Ormai sono più di 15 anni che mi dedico all’auto produzione di cannabis. Produco in proprio la mia medicina e se dovessi fare i conti, ho fatto risparmiare alla Sanità pubblica quasi 300 mila euro.
Assumo in media 5 grammi di canapa al dì, fra quella fumata, quella mangiata o assunta tramite olio, considerato che il prezzo di mercato del Bedica-Bedrocan di provenienza olandese (skunk a dominanza Indica) è di 10 euro i conti sono presto fatti.

Sclerosi multipla e cannabis indica

L’esperienza con l’auto produzione di cannabis mi ha insegnato che per chi soffre di sclerosi multipla, l’erba più appropriata per la remissione della sintomatologia è esclusivamente un certo tipo di canapa Indica che, se fosse pura e non ibridata, avrebbe effetti medicamentosi ancora superiori.

Dal 2010 importo 5 grammi al giorno di canapa dall’Olanda e il Tribunale di Avezzano ha condannato l’ASL territoriale a dispensarmela gratuitamente. La mia scelta è stata determinata dalla volontà di spianare la strada per l’importazione ai pazienti che a differenza mia non possono o non sanno coltivare. Fra medici e pazienti c’è moltissima ignoranza rispetto all’utilizzo terapeutico della canapa e questo anche fra i pazienti che già la adottano per curarsi, soprattutto manca loro la competenza rispetto alle genetiche che utilizzano.

La mia opinione è che al giorno d’oggi su questo tema vengano pubblicati studi medici prezzolati con molte falsità e questo per favorire soltanto la lobby farmaceutica che evidentemente mira allo sfruttamento esclusivo, dovuto al proibizionismo, delle poche molecole conosciute della canapa. Attualmente le molecole sulla bocca di tutti sono il THC e il CBD.

Il THC è presente in tutte le specie e sottospecie di canapa Indica e Sativa e scarsamente presente nelle Ruderalis, il CBD invece è altamente presente nelle Ruderalis, in buona presenza nella Cannabis Indica e scarsamente nelle Sative. Di conseguenza mi domando: “ Se il CBD avesse tutte le decantate proprietà mediche che dicono, come mai le Ruderalis, che tra l’altro si coltivano più velocemente, si raccolgono in 2 mesi, a prescindere dal foto periodo, non hanno gli effetti terapeutici che invece sono propri delle Indiche? Se il THC avesse quelle proprietà fisiche miorilassanti descritte dalla letteratura medica, perché le Sative pure, che hanno alti quantitativi di THC, non hanno effetto medico dal punto di vista fisico?”.

La mia risposta è che queste decantate proprietà attribuite soprattutto a queste due molecole (le più conosciute e quindi le uniche sfruttabili dal punto di vista commerciale) sono invece caratteristiche esclusive di certe piante di varietà Indica e cioè relative all’intero compound di molecole presenti, la maggior parte ancora sconosciute e quindi non sfruttabili commercialmente, in tutto 483 costituenti (cannabinoidi, terpeni, terpenoidi, flavonoidi) che evidentemente in certe proporzioni producono un effetto elettivamente medico.

Marco è l’auto produzione di cannabis

Io supporto l’auto produzione di cannabis al 100% perché la ricerca della medicina più idonea ad ogni singolo caso e sintomo, può e deve essere condotta da ogni paziente autonomamente. Considerando che tra le diverse varietà di cannabis, le differenze e la portata in termini terapeutici è sostanziale e siccome l’ibridazione fra Indica e Sativa (premessa della ricerca medica ufficiale che punta a trovare alti valori di THC e CBD) sottrae caratteri medici alle piante Indiche, in assenza del riscontro oggettivo sulla malattia che solo il paziente stesso può garantire, a mio parere, viene a cadere la presunta scientificità della ricerca medica ufficiale.

Lo scorso 26 dicembre 2015, alle nove di mattina si sono presentati presso la mia abitazione due carabinieri e, minacciando di fare entrare i cani antidroga, mi hanno intimato di consegnarli la marijuana. Ho consegnato loro circa 120 grammi imbustati di erba e i funzionari hanno denunciato sia me che mia moglie.

Io, che ho la prescrizione di 5 grammi di canapa al giorno, con 120 grammi mi sarei potuto curare per almeno un mese, un mese e mezzo e invece mi hanno sequestrato la terapia.

Al momento è trascorso più di un anno e non credo mi abbiano rinviato a giudizio sennò avrebbero dovuto notificarmelo e io non ho ricevuto assolutamente nulla. Secondo me non sanno che fare,io sono in stato di necessità e mai mi potranno condannare.

Qui tutti sanno che coltivo erba e l’ho sempre fatto pubblicamente alla luce del sole. Io coltivo per principio, anche se avrei diritto di ricevere la canapa gratuitamente dalla regione, preferisco farmela da solo perché la faccio più buona, mi da piacere coltivare e nessuno meglio di me può sapere cosa sia migliore per me stesso. Non ho nessuna intenzione di lasciar perdere, continuerò a coltivare fino alla fine, possono fare quello che vogliono, ma non mi fermerò.

Quando i carabinieri sono usciti da casa mia gli ho avvisati che appena fossero usciti avrei ricominciato e cosi effettivamente e stato. Ho tolto la lampada da 600 watt e l’ho rimpiazzata con quella da 1.000 watt e cosi nell’ultimo anno ho coltivato un sacco di piante auto fiorenti, circa 40-50 ogni due mesi e mezzo.

 

Marco di Paolo ci ha lasciato nel 2021 in una notte di maggio.

Scrivi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati *


13 commenti

  • Beatriz

    11/12/2018 20:22

    Bello leggere la tua storia dovuta. Sei un stimolo per tanti. Ti ammiro per tutto che sei.

  • Beatriz

    11/12/2018 20:22

    Bello leggere la tua storia dovuta. Sei un stimolo per tanti. Ti ammiro per tutto che sei.

  • Michael

    11/12/2018 19:54

    Ciao marco ti conosco da quanto eravamo alle superiori sono Michael e tu sai quanto ti ammiro e quanto sostengo il tuo essere.. Combatti anche per me è sai perché... Ti mando un abbraccio forte forte ❤️grazie per la tua amicizia da una vita ed un saluto a tua moglie

  • Michael

    11/12/2018 19:54

    Ciao marco ti conosco da quanto eravamo alle superiori sono Michael e tu sai quanto ti ammiro e quanto sostengo il tuo essere.. Combatti anche per me è sai perché... Ti mando un abbraccio forte forte ❤️grazie per la tua amicizia da una vita ed un saluto a tua moglie

  • CompareG

    11/12/2018 19:53

    Compare caro, sei forte, fortissimo.

  • Angela Ciccone

    11/12/2018 17:09

    Ciao Marco, sono la mamma di Enrica, anche noi abbiamo dato l'olio di canapa a Fausto, ma fatto arrivare dalla California, ma credo che abbiamo iniziato troppo tardi. Un bacione

  • Angela Ciccone

    11/12/2018 17:09

    Ciao Marco, sono la mamma di Enrica, anche noi abbiamo dato l'olio di canapa a Fausto, ma fatto arrivare dalla California, ma credo che abbiamo iniziato troppo tardi. Un bacione

  • Angela Ciccone

    11/12/2018 17:09

    Ciao Marco, sono la mamma di Enrica, anche noi abbiamo dato l'olio di canapa a Fausto, ma fatto arrivare dalla California, ma credo che abbiamo iniziato troppo tardi. Un bacione

  • giovanni marinucci

    11/12/2018 14:04

    Un amico di liceo che poi è diventato un amico di Vita! Sa dare forza con il suo esempio e caparbietà....sei speciale ! Sono felice di averti nella mia vita

  • Luca Balassone

    11/12/2018 11:36

    il mio compare è SPECIALE! <3

  • Nicoletta

    11/12/2018 11:11

    Ho conosciuto tante persone nella mia vita, ma mai nessuno con la tua forza e il tuo coraggio. Sei il migliore amico che ho... Sicuramente quello che stimo di più in assoluto... Sei una luce in questo mondo di ipocriti e finti puritani!!!! Grandissimo Marcooooooo

  • Marco Di Paolo

    06/11/2018 09:07

    Ciao Gabriii!!? che bello rileggerti ??? ti abbraccio forte!!?

  • Gabriela

    10/01/2017 20:08

    Ciao Marco, sei entrato in un mio pensiero è ti ho cercato. Volevo solo lasciarti un saluto. Ciao mamma Gabri :-)