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Cefalea ed emicraniaTestimonianze

Trattare la cefalea farmacoresistente con la cannabis

cefalea farmacoresistente cannabisFrancesca soffre di cefalea farmacoresistente e grazie alla cannabis è riuscita a ridurre l’insorgere degli episodi e a diminuire l’intensità del dolore.

Mi chiamo Francesca Balloni, ho 33 anni e sono una sociologa. Soffro di dolore neuropatico farmaco resistente e nello specifico di cefalea. Ho iniziato ad avere i primi episodi di cefalea a sei anni e con il tempo sono diventati sempre più frequenti ed invalidanti: l’apice, nel 2011, sono stati 90 giorni continui di cefalea.

Per giorni interi non riuscivo a mettere il naso fuori di casa e le giornate le passavo a combattere contro i dolori.

Ho sofferto di depressione.

La cefalea è una patologia molto difficile da trattare, anche perché, molto spesso, è idiopatica ossia non manifestandosi alcuna disfunzione fisiologica, non si riesce a capire l’origine del problema.

Le crisi di cefalea possono originarsi in vario modo: partendo da una fitta dolorosa che si irradia a tutto il cranio, volto compreso; partendo dal collo a livello cervicale e irradiandosi a tutto il cranio; dolore pulsante della massa cerebrale.

I farmaci tradizionali nel trattamento della cefalea

Il dolore acuto annulla i pensieri, la luce aumenta la sua intensità provoca dolore e anche gli odori diventano più penetranti, tanto da provocare nausea.

I farmaci usati per contrastare il problema sono stati diversi:

  • antinfiammatori
  • antidolorifici
  • antiepilettici
  • oppioidi sintetici

Come primo tentativo di contrasto agli episodi assumevo, al bisogno, Ibuprofene.

Ma a causa dei problemi legati agli effetti collaterali a livello gastrico, ho cercato di non abusarne.

Come antidolorifico assumevo paracetamolo (inefficace), Difmetré (antiemicranico) e triptani. Gli effetti sono stati la cronicizzazione della cefalea e l’assuefazione al farmaco.

Come antiepilettico usavo acido valproico come terapia quotidiana, ma gli effetti sono stati problemi metabolici, sonnolenza, scarsa concentrazione. Nessun effetto positivo sulla cefalea, così ho smesso di usarlo nel 2011.

Ho usato anche codeina e tramadolo, con effetti collaterali quali sonnolenza, apatia, debolezza. Svaniti gli effetti la cefalea era sempre lì.

Trattare la cefalea farmacoresistente con la cannabis

Nel febbraio del 2020 ho richiesto la mia prima prescrizione medica di cannabis, ma è dal 2014 che mi ci curo grazie a chi l’autoproduceva per se stesso

Il cambiamento principale è stata la disintossicazione dai farmaci pesanti, la riduzione degli episodi di cefalea (da 90 giorni continui a 3 giorni al mese in relazione al ciclo mestruale), la diminuzione del livello di dolore in corso di attacco e l’efficacia della terapia. Cosa di non poco conto aver recuperato energie vitali che i farmaci avevano spento in modo importante. Mentre tutti gli altri farmaci sono solo dei palliativi per il dolore, solo la cannabis è in grado di debellarlo.

Attualmente richiedo la prescrizione medica al dottor Giancarlo Barbini, per poter acquistare Bedrocan in farmacia. M sono stati prescritti 30 grammi di Bedrocan al mese ed il costo si aggira attorno alle 350 euro, spese di spedizione incluse dalla farmacia Ternelli.

Ci sono stati periodi in cui non potevo permettermi quei costi, ma fortunatamente non sono stati molti. 

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