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Sclerosi multiplaTestimonianze

Valeria la pittrice che cura la sclerosi con la cannabis

sclerosi cannabis

Valeria è una pittrice siciliana che cura la sclerosi con la cannabis. Grazie a questa pianta le sue mani hanno ritrovato l’armonia necessaria per dipingere.

Mi chiamo Valeria Cafeo, sono nata a Taormina e vivo a Giardini Naxos,in Sicilia.

Sono nata nel 1985 e  sono una delle titolari (con mia sorella) della ferramenta di famiglia.

A partire dal 2016 ho lavorato, per mia fortuna, presso Skunkatania (shop dedicato al mondo della cannabis). Questo lavoro mi ha dato la possibilità di conoscere le proprietà terapeutiche della cannabis ancor prima di sapere di averne bisogno. Nel poco tempo libero, mi sono sempre dedicata alla mia grande passione: la pittura.

Lavorando nel settore della canapa, ho avuto modo di conoscere parecchia gente che, disperata, mi raccontava le difficoltà causate dagli iter medici, per ottenere la terapia a base di cannabis, le discriminazioni ed il pregiudizio per questa terapia.

Purtroppo, il 5 agosto 2018 mi sono svegliata con piedi e gambe atrofizzati. Sintomi che assomigliavano a quelli della sclerosi multipla. Molto preoccupata ho iniziato a fare le prime visite e le prime risonanze che purtroppo non bastavano per confermare i miei sospetti. Contemporaneamente i miei cari credevano che la mia forte empatia avesse creato pensieri e sintomi. Io, infatti, avevo già letto il libro: “Canapa Medica. Viaggio nel mondo del farmaco proibito” ed avevo sentito parecchi racconti di clienti che descrivevano i miei stessi sintomi.

Quindi dopo poco, nel gennaio 2019, mentre attendevo la chiamata per il ricovero per determinare cosa stesse cambiando in me, mi preparavo fisicamente e mentalmente ad affrontare tutto da un altro punto di vista.

La diagnosi di sclerosi multipla

Sempre a gennaio 2019, purtroppo, sono arrivate le conferme ed ho scoperto di avere la sclerosi multipla. Mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla remissiva remittente (la forma più leggera della malattia) e mi hanno spiegato che il deficit alle mani, intorpidite, sarebbe restato, ma mi avevano anche garantito che con l’assunzione del farmaco giusto, avrei potuto condurre una vita dignitosa per almeno altri 25 anni.

Il fantomatico farmaco in questione però, non era altro che il Copaxone, farmaco di cui avevo già sentito parlare (molto male), di conseguenza ho rifiutato la sperimentazione e anche la prova e quindi non ho iniziato nessuna terapia ufficiale perché non intendevo vivere la mia vita accompagnata dagli effetti collaterali di questo farmaco.

Da allora ho cercato con tutte le mie forze di condurre una vita serena e di mantenere un’alimentazione corretta.

Vado tutti i giorni a lavoro in bici e assumo cannabis spesso (quando possibile).

Curo la sclerosi con la cannabis: la vaporizzo, la cucino e a volte la fumo. Grazie ad essa ho ricominciato a dipingere e a sorridere.

Curare la sclerosi con la cannabis

sclerosi cannabisLa cannabis allevia il mio deficit, ormai cronico, delle mani e, senza pensare al beneficio che mi reca a livello mentale,  elimina totalmente le prime rigidità muscolari.

Per mia sfortuna, la mia dottoressa di base non mi ha voluto prescrivere cannabis e nemmeno all’ospedale di Messina, dove mi hanno diagnosticato la malattia e dove mi seguono tutt’ora in maniera più che professionale presso il reparto neuro lesi. Secondo la prassi, prima sarei dovuta passare per i farmaci tradizionali, come il Copaxone, e semmai, per aver diritto alla cannabis, sarei dovuta diventare farmaco resistente.

Io, che ero entrata in ospedale già con la consapevolezza di poter curare la sclerosi con la cannabis, durante il ricovero non ho fatto altro che continuare ad assumerla, nonostante i medici non ne fossero felici. Anzi, mi rimproveravano quasi, perché per tranquillizzarmi ero sempre fuori a fumare. Mi sono anche convinta, visto che è tanto che consumo cannabis, che sia stato proprio questo consumo a rimandare l’insorgere della malattia. A tante delle persone ricoverate con me, infatti, la malattia si era manifestata all’età di vent’anni, mentre a me è arrivata dopo i trenta.

Personalmente, spesso, mi sono trovata in netta difficoltà, per via di stupidi pregiudizi e non avevo più la possibilità di acquistare la cannabis che mi avrebbe permesso, innanzitutto, di vivere la mia vita in modo grintoso come ho sempre fatto. La cannabis rilassando le mie mani, mi potrebbe permettere non solo di dipingere serenamente, ma anche di svolgere tutto il resto delle mansioni giornaliere.

Non avendo, purtroppo, fino a poco tempo fa, una prescrizione medica, ho deciso di unirmi all’ Associazione Cannabis Cura Sicilia per sostenere la lotta al diritto di cura, in questo caso (il nostro) perché abbiamo bisogno della cannabis per rallentare questa malattia. Spinti ad unirci ed aiutarci cercando di sconfiggere i pregiudizi e per produrre  la nostra terapia. Il mio augurio era solo di riuscire a continuare a condurre una vita serena. Finalmente, a settembre 2020, grazie al Dottor Carlo Privitera ho ricevuto la prima prescrizione di cannabis terapeutica: 10 grammi di Bedrocan a 123 euro e 100 ml di Bediol in olio al costo di 149 euro. Dovrei assumere l’olio 3 volte al giorno ma siccome mi da nausea lo prendo solo una volta. Spero che al momento di rinnovare la prescrizione mi tolgano l’olio per raddoppiarmi le infiorescenze.  

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2 commenti

  • Valeria

    11/04/2021 08:08

    Ciao Angelo. Mi hanno preparato un flacone dal 100 ml di estrazione Bediol, ma attualmente non lo prendo più, assumo 15 gr di infiorescenze al mese, tramite vapo. Ho dovuto anche purtroppo affidarmi ad un altra farmacia.

  • Angelo Giugni

    02/02/2021 19:50

    Ciao. Auguri per la tua battaglia. Un dubbio: dici Bediol 100 ml...probabilmente intendi un certo numero di gocce prese da un preparato di 100 ml. PS io sono dovuto andare a Pisa (sono Lombardo) per avere prima prescrizione. Ho evitato la cura ufficiale che mi proponevano prima di cannabis per dolore (avrei dovuto assumere oppioidi...) specificando che mi avrebbero danneggiato gli effetti collaterali (non hanno potuto eccepire...)