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EpilessiaTestimonianze

Claudia Molinari cura l’epilessia con la cannabis terapeutica

Claudia soffre di attacchi epilettici e non ama le cure proposte dai medici: troppi effetti collaterali. Fumando hashisch comincia a capire le virtù benefiche della marijuana e così oggi cura l’epilessia con la cannabis.

Mi chiamo Claudia Molinari, sono nata in una fredda giornata di gennaio nel 1972. Durante la crescita, come tutte le bambine, ho cominciato ad aiutare la mamma rifacendo i letti e ricordo che mi succedeva una cosa strana: con lo sforzo di mettere le lenzuola sotto il materasso mi cadevano le braccia e nei miei occhi, per alcune frazioni di secondo, calava il buio. Poi, rimanendo un po’ stranita, perché non capivo cosa succedesse, riprendevo subito il controllo.

Andai dal medico che disse trattarsi di esaurimento nervoso e non mi prescrisse nessun farmaco.

Un giorno, all’età di 15 anni, ero seduta sulla poltrona in sala e stavo preparando le bambole per la cuginetta che sarebbe nata in quell’anno e, mentre mia mamma riposava sul divano, ebbi la prima crisi di grande male.

Diagnosi, cura ed effetti collaterali

Facevo versi strani e mia mamma mi diceva di non scherzare, di non far la stupida, poi subito si rese conto che stava succedendo qualcosa e così mi portò al Pronto Soccorso del Policlinico S. Matteo dove, dopo vari esami, stabilirono che avevo avuto una  crisi epilettica di grande male.

Da qui mi hanno mandato al Ospedale Casimiro Mondino specializzato per la cura delle malattie neurologiche e dopo vari esami mi hanno dato come cura il Depakin.

Ho iniziato a curarmi subito e qualche tempo dopo ho constatato di non essere più sveglia e attenta come prima della cura. Avevo problemi di digestione e provavo un rifiuto psicologico nei confronti delle pastiglie che dovevo prendere e che spesso mi capitava di dimenticare, provocandomi altre crisi.

Mi ricordo che, periodicamente cercavo con l’approvazione della dottoressa, di diminuire gradualmente la cura.

Un giorno avevo dimenticato una pastiglia di Depakin sul lavandino e quando si è sciolta, ho visto la gomma di cui era composta e ho deciso che avrei smesso di prenderle il prima possibile.

L’incontro con l’hashisch e la cura dell’epilessia con la cannabis

Nel 1990 sono andata a scuola a Milano e ho cominciato a fumare hashish per piacere, nel frattempo prendevo anche il farmaco e quando mi dimenticavo le pastiglie non mi venivano crisi.

Una sera ho conosciuto un medico dell’ASL e parlando del mio problema mi disse che si stava studiando la cura dell’epilessia con la cannabis, così, da quel giorno ho cominciato a fumare cannabis sapendo che mi avrebbe portato benefici.

Ho continuato a fumare e prendevo ancora il Depakin, finché nel 1999 sono rimasta incinta e l’ho smesso definitivamente.

Nel frattempo la mia dottoressa è andata in pensione e al medico che l’ha sostituita avevo comunicato di avere smesso il Depakin e di aver iniziato la cura dell’epilessia con  cannabis, richiedendo che questa nuova cura mi fosse passata dall’ASL.

Il nuovo medico mi rispose che sapeva che la cannabis aveva proprietà benefiche per tanti problemi fisici e che la stavano studiando, ma al momento non si sapeva quale componente della cannabis era benefica per il mio problema e cosi mi disse che non me l’avrebbe passata come cura, ma che in ogni caso, se io stavo meglio con la canapa, di procedere come stavo già facendo e così non ho più smesso. Eravamo nel 2002.

Ho sempre acquistato la mia cura dal mercato illegale e purtroppo passo periodi in cui è difficile trovarla, comunque non sento più i sintomi di crisi, mi sento bene, non ho più problemi di digestione e neanche nello svegliarmi.

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